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Inserimento delle clip metalliche non invasivo
L’ospedale “Miulli” e la sua équipe di Cardiologia sono stati i primi in Puglia a “combattere” contro l’insufficienza mitralica, intervenendo per via endovascolare e inserendo clip metalliche nel cuore attraverso la vena femorale. La cosa positiva è che l’inserimento di queste clip non è né pericoloso e né invasivo. I chirurghi intervengono con e da una piccola puntura nella gamba, fino ad arrivare al cuore. Con l’applicazione di queste clip metalliche, alta è la probabilità di interrompere o rallentare l’evoluzione sfavorevole dell’insufficienza mitralica; tutto ciò è stato testimoniato da un perfetto inquadramento clinico, portato avanti dall’equipe di Cardiologia del “Miulli”, dopo 3-6 mesi dall’intervento: la qualità di vita sembra essere migliorata nettamente.
Cosa è l’insufficienza mitralica?
Curiosità. L’insufficienza mitralica è quella condizione che si viene a verificare in presenza di un difetto di chiusura della valvola mitrale; parte del sangue pompato dal ventricolo sinistro scorre nell’atrio sinistro invece di andare nell’aorta. Cosa provoca ciò? Le conseguenze riguardano problemi di affaticamento e di disturbi respiratori.
A cosa serve la valvola mitrale?
La valvola mitrale regola il passaggio di sangue tra
- l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro
In questo modo viene bloccato il flusso di ritorno del sangue quando si contrae il cuore. Per varie ragioni, quali quelle
- funzionali
- infettive
- degenerative
i due lembi della valvola potrebbero non chiudersi in maniera adeguata; in questo caso, il sangue fuoriesce, peggiorando, così, l’emodinamica.
Come si interviene?
L’insufficienza mitralica viene trattata mediante
- terapia farmacologica
- intervento chirurgico
Quest’ultima opzione non è proponibile a pazienti ad alto rischio. Vediamo un po’ in cosa consiste l’intervento chirurgico.
Cosa si intende per Mitraclip?
La Mitraclip è una procedura di riparazione della valvola mitralica senza che vi sia bisogno di aprire il torace, quindi per via percutanea. Inserire una clip per via percutanea consente un intervento meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali. Tale procedura deriva dalla tecnica chirurgica che è stata inventata dal cardiochirurgo Ottavio Alfieri. Come si chiama la sua tecnica? Il nome che ha utilizzato lo stesso Alfieri per designare la sua tecnica è ”edge-to-edge”
Clip ed “edge-to-edge”
In cosa consiste tale tecnica? La “edge-to-edge”, eseguita in anestesia totale, consiste nell’agganciare una clip, attraverso la vena femorale, ai lembi della valvola mitrale, in particolare in quei punti in cui l’attività è maggiormente insufficiente; ciò permette di ridurre in maniera significativa il rigurgito mitralico. La clip raggiunge prima l’atrio destro del cuore, poi il setto interatriale, e poi la valvola mitrale.
Quali sono i soggetti che si sono sottoposti all’inserimento di queste clip metalliche?
I soggetti a cui sono state apposte queste clip sono quelli affetti da scompenso cardiaco cronico, associato a insufficienza mitralica e che non rispondono in modo positivo a qualsiasi altro tipo di terapia.
Quali sono i pro di questa tecnica?
Con l’inserimento clip metalliche al cuore tramite la vena femorale è possibile eseguire interventi a basso rischio, in confronto a quelle tecniche chirurgiche tradizionali. Si corregge, così, l’insufficienza delle valvole cardiache.
Clip e il sistema PASCAL
Ultimamente è stato “scoperto” un nuovo sistema di riparazione della valvola mitrale: il sistema PASCAL. I lembi vengono raggiunti da una clip con alette più larghe, in modo tale da renderne più facile la loro cattura. Tale sistema, inoltre, presenta uno spaziatore centrale che serve a riempire l’area dell’orifizio rigurgitante, in modo completo e definitivo.
Conclusioni
Se non ci fosse stato affiatamento e collaborazione tra ogni membro dell’equipe operatoria, l’intervento non sarebbe stato un successo. Così la dottoressa Katya Lucarelli, responsabile del progetto di selezione e cura dei pazienti dell’ospedale pugliese “Miulli”, parla della riuscita dell’intervento di applicazione, percutanea, di queste clip metalliche al cuore, partendo dalla vena femorale. Quindi potremmo dire che l’intervento è riuscito anche, ma direi soprattutto, grazie all’equipe. Hanno un nome i componenti di questa equipe? Sì. La dottoressa Katya Lucarelli, il dottor Vito Casamassima, responsabile dell’emodinamica, e la dottoressa Federica Troisi, guidati dal primario, il dottor Massimo Grimaldi. Un ultimo ringraziamento va al dottor Tommaso Lancialonga, guida e mentore dell’Emodinamica del “Miulli”. Che squadra! Come al solito, spero di non avervi annoiato. Alla prossima. Un’ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook www.dottoressaciccarone.it Grazie.