Cardiometabolismo: prenditi cura di te stesso e il tuo cuore ti ringrazierà
28 Maggio 2021Caldo e cuore
1 Luglio 2021Chi di noi non conosce il modo di dire “mi hai fatto morire di crepacuore” o non l’ha mai utilizzato, naturalmente per gioco, dicendolo a qualcun altro che ci ha fatto spaventare? Ecco, oggi parleremo proprio di questo, del morire per crepacuore a causa della sindrome del crepacuore. Cos’è? E come si manifesta? Scopriamolo insieme.
Cos’è la sindrome del crepacuore
La sindrome del crepacuore, conosciuta anche come cardiomiopatia da stress o sindrome di takotsubo, non è solo un modo di dire, ma soprattutto non è da sottovalutare, perché si muore di crepacuore (il tasso di mortalità è, purtroppo, molto alto, simile al 5% dei pazienti ricoverati per infarto).
Studio sul crepacuore
È stata una scoperta di uno studio pubblicato dal giornale inglese settimanale di medicina generale, il “New England Journal of Medicine – il NEJM”, che ha sorpreso un po’ tutti e che ha coinvolto anche l’Italia, in particolare un gruppo di ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore guidato dal professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, e dalla dottoressa Leda Galiuto, cardiologa presso lo stesso Dipartimento di Scienze Cardiovascolari; 26 centri di 9 Paesi europei e americani che hanno “studiato” 1750 pazienti con la sindrome del crepacuore. Qual è stato l’obiettivo di questa scoperta? Tale studio ha voluto caratterizzare clinicamente i pazienti per comprenderne la loro evoluzione clinica e valutare i risultati della terapia. Vediamo come si manifesta la sindrome.
Sindrome del crepacuore
Le alterazioni del microcircolo coronarico hanno un ruolo fondamentale nelle malattie cardiovascolari, in particolare nella sindrome di takotsubo. La sindrome del crepacuore, caratterizzata da costrizione reversibile dei piccoli vasi del cuore, si manifesta come un infarto, con possibilità di shock cardiogeno, ossia una condizione grave nella quale il cuore non pompa sufficiente sangue nell’organismo, con dolore al petto o con affanno improvviso o con alterazioni dell’elettrocardiogramma. In presenza di tali sintomi, bisogna procedere tempestivamente facendo una coronarografia d’urgenza per sospetto di infarto del miocardio, anche se le coronarie risultano sorprendentemente normali, senza stenosi o restringimento.
Che succede in caso di crepacuore?
Il cuore subisce un’alterazione, si gonfia come un palloncino, assume la forma di un vaso, il tsubo, che usano i giapponesi per raccogliere il polipi, i tako (ecco spiegata l’origine del nome takotsubo). Tutto ciò risulta molto importante perché dà la possibilità di trovare nuove terapie; a differenza di quanto è stato detto in passato, la sindrome del crepacuore non è assolutamente benigna e, quindi, non è da sottovalutare.
Le donne e la sindrome del crepacuore
La sindrome del crepacuore chi colpisce di più? La categoria più colpita dalla sindrome del crepacuore è quella delle donne, in particolar modo, quelle donne che escono da un periodo di forte stress emotivo o fisico, come, per esempio, un intervento chirurgico (solo in un caso su dieci, circa, l’attacco di crepacuore compare nei maschi); in più, la sindrome del crepacuore tende a manifestarsi dopo la menopausa.
Perché la sindrome del crepacuore si manifesta in particolare dopo la menopausa?
Semplice! Gli ormoni, prima che il tasso degli estrogeni nel sangue si abbassi, fungono da vero e proprio “scudo” protettivo per il cuore; ci sono situazioni che mettono a rischio il cuore femminile e che non iniziano certo con il periodo che porta alla fine della fertilità. È stato stimato, inoltre, che la maggior parte delle donne colpite da sindrome di takotsubo ha un’età compresa tra i 58 e i 75 anni e che soltanto il 3% dei casi femminili riguarda donne di età inferiore ai 50 anni.
La sindrome del crepacuore: le cause
Non si sa ancora quale siano, con precisione, i fattori che causano la sindrome di takotsubo: la questione è ancora poco chiara. Si ipotizza che il c.d. crepacuore sia successivo, in molti casi, a un evento molto stressante o a una forte emozione; in pratica, la sindrome del crepacuore avviene dopo situazioni in cui la funzione cardiaca è messa a dura prova. Per questo, forse, colpisce soprattutto la donna! È vero che siamo il sesso forte, a differenza di quanto si dica in giro, ma è pur vero che viviamo le emozioni più intensamente!
Teoria sul crepacuore e gli eventi stressanti
C’è una teoria, secondo la quale, ciò che fa associare la sindrome di takotsubo e le situazioni stressanti sono gli ormoni dell’adrenalina e della noradrenalina (catecolamine); infatti, dopo che questi ormoni sono stati rilasciati dagli stress maggiori e dalle intense emozioni, il tessuto muscolare del ventricolo sinistro del cuore viene “intorpidito”, così da alterarne la funzione di pompa del sangue. Ci sono anche altre teorie che attribuiscono la causa della comparsa della sindrome del crepacuore a una vasocostrizione temporanea delle arterie coronarie oppure a una loro disfunzione temporanea.
Sindrome del crepacuore e infarto
Quali sono gli elementi che ci possono far capire che si tratta della sindrome del crepacuore e non di infarto? Bene, vediamo un po’. Nella sindrome di takotsubo, i sintomi improvvisi si manifestano, in genere, dopo un evento stressante o una forte emozione (tale caratteristica emerge dalla storia clinica del paziente); poi, l’attività cardiaca misurata tramite ECG è alterata, ma non come nell’infarto del miocardio; le arterie coronarie non sono ostruite e, infine, il ventricolo sinistro del cuore, secondo l’ecocardiogramma e la risonanza magnetica, presenta un’attività contrattile che è assente, invece, quando si parla di infarto del miocardio.
Crepacuore: prevenzione
Come va preservato il cuore e quindi come prevenire la sindrome del crepacuore? Qual è la prevenzione a cui ricorrere? Per prima cosa bisogna fare una regolare attività fisica, seguire una dieta mediterranea, fare attenzione e, quindi, tenere sempre sotto controllo peso e pressione e ogni tanto controllare i valori della glicemia e del colesterolo. Ah, e non dimenticare di smettere di fumare, se fumate, o non iniziare a fumare, se non fumate. A tal proposito, l’American Journal of Cardiology ha pubblicato una una ricerca, secondo la quale il rischio di avere un infarto per chi fuma è più elevato nelle donne, soprattutto se in menopausa o che hanno fumato tra i 18 e i 49 anni, rispetto agli uomini. Raramente, la sindrome di takotsubo sfocia in complicanze; in genere, infatti, le persone che ne sono colpite riescono a recuperare completamente nell’arco di un mese.
Crepacuore: conclusioni
Mi preme farvi solo una raccomandazione: se il cuore lancia l’allarme, se avvertite, quindi, un forte dolore, andate velocemente in ospedale. Non perdete tempo, perché il tasso di mortalità per la sindrome del crepacuore è paragonabile a quello dell’infarto; quindi, se sarà o meno la sindrome del crepacuore ve lo saprà dire solo l’equipe dei medici. Ah, e mi raccomando: non stressatevi e state lontane e/o lontani da situazioni troppo emotive, sempre!, perché, anche se il crepacuore vi ha già “colpito”, la sindrome potrebbe ripresentarsi quando meno ve lo aspettate. E ricordate che “il tempo perduto mai non si riacquista“. Ah, un’ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie.