Esame obiettivo cardiologico

May 5, 2023

Sapevate che la cardiologia non controlla solo il cuore? Io, prima di arrivare a una conclusione e prima di arrivare a una diagnosi, faccio rivoltare il paziente come un calzino, attraverso un esame obiettivo: utilizzo ed esamino con i cinque sensi, in particolare con il tatto, la vista e l’udito, per vedere se ci siano determinati segni patognomonici (cioè di sintomo che è sufficiente per arrivare a una diagnosi) di malattia.

Primo esame: la vista

Uno sguardo/controllo generale al corpo risulta, anche a livello cardiologico, essenziale per arrivare alla diagnosi della malattia. Osservare gli arti, superiori, per esempio, può far comprendere di trovarsi di fronte alla sindrome di Holt-Oram, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedete (se ve lo siete persi, clicca qui). Oltre agli arti, si ispezionano il torace, gli occhi, il capo, le mani e i piedi. Se tutto risulta ok, si passa a un altro senso.

Secondo esame: il tatto

Ricordo che durante il tirocinio, ce lo ripetevano spesso: il tatto è molto importante per chi vuole diventare un cardiologo. Ed è vero! Tramite l’esame del tatto e grazie all’uso delle parti più sensibili delle mani, i cardiologi riescono a comprendere tante cose. Per esempio, il controllo del polso venoso giugulare e del polso arterioso radiale viene, di solito, preferito al polso carotideo.

Terzo esame: l’udito

Per quanto riguarda l’esame dell’udito, i cardiologi si servono di alcuni strumenti tipici, come:

  • Fonendoscopio, mediante il quale i cardiologi auscultano il cuore. Con quelli più moderni, si può scegliere se utilizzare il diaframma (da usare per ascoltare le grandi frequenze) o la campana (da usare per sentire soltanto frequenze basse e molto basse).

  • Sfigmomanometro, strumento che è in grado di rilevare la pressione sanguigna minima (diastolica) e quella massima (sistolica), che si avvale dell’ausilio di un fonendoscopio, bloccando momentaneamente il flusso sanguigno nell’arteria branchiale.

esame

Un esame obiettivo, quindi, di tutti gli apparati è importante per

  • valutare gli effetti dei disturbi cardiaci

  • evidenziare i disturbi non cardiaci che possono coinvolgere il cuore

Durante l’esame obiettivo: cosa fa il medico?

Ricapitolando, durante un esame obiettivo, il medico può controllare

  • il peso (faccia molta attenzione il paziente sovrappeso o obeso)

  • l’aspetto generale del soggetto

  • occhi, tramite l’oftalmoscopio, perché la retina è l’unica sede in cui i medici possono visualizzare direttamente vene e arterie

  • vene del collo, mentre il soggetto è disteso

  • gambe e caviglie, per eventuali segni di gonfiore (edema, causato da insufficienza cardiaca o altri disturbi come malattie renali o epatiche)

  • cute (uno stato di pallore o un colorito bluastro o rossastro, cianosi, possono indicare un basso livello di globuli rossi, anemia, o un inadeguato apporto di sangue)

  • pressione arteriosa

  • frequenza e ritmo cardiaci

  • frequenza respiratoria

  • temperatura

  • esame dei parametri vitali

  • rilevazione dei polsi

  • auscultazione

  • osservazione dei vasi venosi

  • ispezione del torace

  • esame del polmone

  • percussioni cardiache

  • esame dell’addome, per vedere se il fegato è ingrossato; ciò potrebbe indicare che il sangue si è accumulato nelle vene principali che confluiscono verso il cuore

  • esame della sudorazione

  • sonnolenza

  • esame delle palpitazioni

  • umore generale

Per quanto riguarda la pressione arteriosa, questa va misurata in entrambi gli arti superiori e, se vi è anche un minimo sospetto di cardiopatie congenite o di vasculopatie periferiche, in entrambi gli arti inferiori. La frequenza e il ritmo cardiaci, invece, sono valutati dalla palpazione del polso carotideo o radiale o dall’auscultazione cardiaca se vi è sospetto di aritmia. La frequenza respiratoria, ancora, se alterata, può indicare la presenza di uno scompenso cardiaco o di una patologia polmonare primitiva. La temperatura può essere elevata in corso di febbre reumatica acuta o di infezioni cardiache, per esempio l’endocardite.

Conclusioni

Penso che per oggi possa bastare. Spero di essere stata chiara; in caso contrario, non fatevi problemi nel contattarmi. Ricordate: la salute prima di tutto. Un esame, anche solo come prevenzione, non ha mai fatto male a nessuno. Come al solito, non improvvisatevi medici. Affidatevi alle persone giuste. È in ballo la vostra vita. Non scherzate. Ah, un’ultima cosa, mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie. A presto.

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