Preeclampsia
Mar 2, 2022
Preeclampsia. Sembra uno scioglilingua, ma non lo è. Sapete di cosa si tratta? Qualcuna di voi ne è stata colpita? Vediamo un po’ di cosa si tratta l’argomento che affronteremo oggi.
La preeclampsia
La preeclampsia, o meglio conosciuta come gestosi, non è da sottovalutare. È una patologia che colpisce circa il 3% o il 5% delle donne in attesa. Bisogna fare molta ma molta attenzione perché è molto seria come complicanza durante la gravidanza. La preeclampsia è caratterizzata dall’innalzamento della pressione sanguigna (ipertensione arteriosa), spesso associata a un innalzamento della quantità di proteine nelle urine (proteinuria elevata).

Come scongiurare conseguenze preoccupanti?
Fondamentale per la salute della mamma e del bambino è diagnosticare la preeclampsia in tempo. Mi raccomando, non dimenticatevi di controllare la pressione arteriosa. Occhio anche a fare regolari controlli delle urine, tenendo sotto controllo le proteine.
Quando compare la preeclampsia?
La preeclamsia, compare, di solito, dopo le 20 settimane; quindi, parliamo di dopo il quinto mese di gestazione, più o meno. Ci sono ospedali, come il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (MI), che hanno attivato percorsi di sorveglianza multidisciplinare dedicati all’ipertensione in gravidanza che monitorano, in maniera costante, i casi a rischio.
È possibile riconoscerla?
La preeclampsia, molte volte, è asintomatica. La donna colpita, infatti, non mostra segnali specifici. Quali potrebbero essere, allora, i sintomi? Due possono essere i segnali d’allarme per sospettare una preeclampsia in gravidanza in corso:
una pressione alta superiore a 140 di massima e a 90 di minima
una presenza di proteine nelle urine che supera i 290 mg/l
E quali sono le cause della preeclampsia?
Non si sanno ancora quali siano le cause che scatenano una situazione di preeclampsia. Si possono, però, fare ipotesi, come, per esempio, un danno generalizzato alle pareti
dei vasi sanguigni materni
della placenta, che è l’organo che porta l’ossigeno e le sostanze nutritive al feto
Le conseguenze principali scaturite da tale danno sono:
una produzione di sostanze nocive che danneggiano la circolazione sanguigna della madre
un blocco del trasferimento di ossigeno e principali nutrienti al feto
In quest’ultima situazione, il bambino entra in sofferenza.
La preeclampsia può portare alla morte?
La preeclampsia, purtroppo, però, è una delle cause principali di mortalità materna, in gravidanza e durante il parto. Ovunque: sia in quei Paesi considerati ancora in via di sviluppo e sia in quelli più sviluppati.

E il bambino in che rischi incorre?
I rischi per il feto che possono essere conseguenti a episodi di preeclampsia sono:
un ritardo della crescita
un arresto della crescita
una nascita prematura
Quando si parla di preeclampsia, l’unica soluzione possibile per il feto è il parto; purtroppo, però, se la preeclampsia dovesse insorgere molto presto, cioè durante i primi due trimestri più o meno, il rischio di mortalità perinatale è molto elevato, perché il bambino non ha ancora sviluppato il suo apparato respiratorio e, quindi, è ancora immaturo.
Conclusioni
Ecco qui come un argomento ha toccato sia cardiologia che ginecologia. Il medico lavora meglio se è in team. Se avete voglia di chiedermi qualcosa o se avete avuto esperienze del genere, io sono qua per tutte/i voi. Grazie per l’attenzione. Ah. Un’ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie. A presto.