Attività fisica e cuore
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Oggi giochiamo, vi propongo un indovinello: ha due colline consecutive in alto e uno scollo a V in basso. Di cosa sto parlando? Dai, è facile. Altro aiutino. È di colore rosso sia nella realtà sia se viene disegnato. Altro aiutino? Nella realtà batte e pulsa. Adesso dovrebbe essere più facile indovinare. Quindi? Ci siete arrivati? Bravissimi. Stiamo parlando di uno dei nostri organi più importanti e vitali: il cuore.
Disegno vs realtà
Al giorno d’oggi, il simbolo del cuore, le due colline e la V, appunto, è presente ovunque; basti pensare ai ciondoli di gioielli, ai libri e alle loro copertine, alla festa di San Valentino e ai cioccolatini che si regalano per tale occasione. E vi siete mai chiesti il perché venga rappresentato in una forma che non corrisponde assolutamente alla realtà? Come nasce la forma odierna del cuore? Potete scatenare la vostra fantasia e farmelo sapere in un commento. Adesso, però, scopriamo insieme il motivo e il significato della sua rappresentazione grafica. Tranquilli, vi prometto che oggi non sarò prolissa, ma breve, chiara e concisa. Vediamo, quindi, come nasce la forma del cuore.
Il cuore: tutto iniziò così
Come nasce la forma odierna del cuore? Un po’ di storia… esistono svariate teorie sull’origine del disegno della forma del cuore come la conosciamo noi. Nella civiltà greca, ad esempio, secondo Aristotele, il cuore era l’organo centrale a cui tutte le parti del corpo dovevano far riferimento; Galeno di Pergamo, però, rifiutò il cardiocentrismo aristotelico, e il suo punto di vista ha influenzato il mondo della medicina occidentale fino al Rinascimento: secondo il medico greco, il cuore aveva la forma di una pigna (curiosità: nella Cappella degli Scrovegni, a Padova, Giotto rappresenta, in un ritratto allegorico, la Carità che guarda intensamente il Cristo e gli porge il suo cuore simile a una pigna) o una foglia a testa in giù, un po’ come una raffigurazione della pianta dell’edera dell’antica Grecia (altra curiosità: le foglie di edera, per gli Etruschi rappresentavano il simbolo della fertilità).
Il cuore: sentimento amoroso
Qui, i mercanti della città di Cirene commerciavano anche una pianta molto particolare, il sifone (se non ne avete mai sentito parlare è perché non esiste più); il seme di questa pianta assomigliava molto alla forma del cuore che siamo soliti disegnare oggi e veniva utilizzato come contraccettivo per interrompere la gravidanza. Era una pianta così importante che i semi erano marchiati sulle monete (vedi figura sotto). Il fatto che si facesse riferimento al rapporto sessuale, forse, rappresenta il motivo per cui il simbolo del cuore odierno viene associato al sentimento amoroso.
Il cuore nel Medioevo
Facciamo un enorme salto storico e arriviamo al Medioevo. Nel XIV secolo, Guido da Vigevano, un medico e inventore italiano, realizzò alcuni disegni del cuore molto simili a quelli di Aristotele: il cuore, sito di passioni ed emozioni, era disegnato simile a un organo arrotondato in cima e con una punta rivolta verso il basso, composto da tre camere e un’ammaccatura nel mezzo. I monaci medievali, inoltre, iniziarono a tracciare tavole anatomiche, inesatte, dove il muscolo cardiaco assomigliava all’odierno disegno. Le prime raffigurazioni del cuore le abbiamo ne “Il romanzo della pera”, in cui il cuore assomigliava a una pera, che una donna condivide con il suo amato, dopo averla sbucciata con i denti; l’uomo, invece, è raffigurato nell’atto di porgere alla donna il suo cuore, disegnato in un modo molto simile al cuore che disegniamo noi.
Questa forma si è evoluta durante i primi decenni del XIV secolo e il merito lo si deve alle immagini di un altro italiano, il poeta Francesco da Barberino che nel suo libro “Precepts of Love” – “Documenti d’amore” – illustrò, per la prima volta, cuori simmetrici, molto simili a dei triangoli, appesi al collo di un cavallo, cavalcato da Cupido, con le frecce in una mano e un ramo di rose nell’altra, che fa strage d’amore.
Il cuore contemporaneo
Ecco che il cuore contemporaneo spunta ne “Il romanzo di Alessandro”: sul bordo di una pagina, in basso, sul lato sinistro, una donna alza un cuore simmetrico, ricevuto in dono da un uomo. Alla loro parte opposta, c’è un’altra coppia, in una scena completamente diversa: una signora si allontana da un pretendente che le offre una borsa. Nella prima coppia traspare il sentimento d’amore che li lega, mentre la seconda copia è possibile leggerla come un desiderio di materialità.
Martin Lutero e Santa Margherita Maria Alacoque
È questo il momento in cui il cuore inizia a essere presente ovunque. Persino Martin Lutero utilizzò un cuore rosso incastonato in una rosa bianca, con al centro una croce nera, come sigillo personale. Abbiamo parlato di Lutero e, per par condicio, parliamo della tradizione cattolica che dà una spiegazione al disegno del cuore come risposta alla visione di Santa Margherita María Alacoque, in cui il Sacro Cuore di Gesù le apparve circondato da spine. Nel 1650, però, tale forma del cuore era già stata utilizzata; per questo motivo, non è da attribuire alla Chiesa la nascita di tale simbolo cardiaco. Nonostante ciò, la comunità cristiana è stata molto utile nel contribuire alla sua divulgazione. Ed è così che nasce la forma del cuore.
Il cuore al giorno d’oggi
Ed eccoci arrivati ai giorni nostri; la gente si scambia continuamente cuoricini come segno di affetto e non solo di amore. Volano emoticons ed emoji, spuntano cuoricini anche su portafogli, borselli e borsettine come “I love NY” e, dal XIX secolo ecco che gli innamorati si scambiano effusioni, regalandosi cuori sotto qualsiasi forma possibile e inimmaginabile. Infine, c’è chi disegna il cuore spezzato dopo una delusione d’amore o come segno di crepacuore.
E perché il cuore stilizzato è di colore rosso?
Ultima considerazione: perché è di colore rosso? Per molte culture, il rosso è sinonimo di passione e di sangue. Non c’è, quindi, colore più adatto del rosso! Anche se, scorrendo WhatsApp, avrete notato sicuramente che non esistono cuoricini solo rossi ma anche arancioni, gialli, verdi, blu, viola e persino marrone! Che colore strano per un cuore, cosa significherà? Voglia di cioccolato? 🙂 Ultima cosa: mettiete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie.