Abbiamo parlato di quanto le cellule del vostro cuore ci siano a cuore (cliccate qui se vi siete persi l’articolo). Vi siete mai sottoposti a una trasfusione di sangue? Secondo voi, è consentito considerare tale procedura come un trapianto d’organo? Vediamo un po’ cosa si dice a riguardo.
In Italia, nella nostra bellissima capitale romana, c’è un giovane dottore chirurgo che opera a cuore aperto senza sangue. Il suo nome? Dottor Samuel Mancuso. Dove lavora? Ha iniziato come specializzando al Maria Pia Hospital di Torino, luogo in cui ha raggiunto una formazione a tutto tondo per quanto riguarda il risparmio del sangue. Poi, ha operato anche a Houston negli Stati Uniti. Oggi, opera al San Donato di Milano, nel reparto di cardiochirurgia mini-invasiva, diretto dal dottor Marco Diena; qui, lavora come massimo esperto dell’approccio bloodless e ha teorizzato, a riguardo, un vero e proprio protocollo.
Un approccio bloodless significa, letteralmente, approccio senza sangue. Ecco perché parliamo di medicina senza sangue. Come è nata questa scelta? Non so se tutti lo sappiano, i Testimoni di Geova sono contrari alla trasfusione di sangue. Vediamo di sintetizzare le loro motivazioni.
Oggi, la scelta di operare senza sangue è diventata una strategia validata dalla comunità scientifica e dalle Linee Guida. C’è ancora, comunque, qualche medico pronto, con un fiammifero in mano, ad appiccare un “fuoco di paglia”. Il dottor Mancuso afferma che la trasfusione di sangue è l’unico trapianto di cui si abusa e di cui non vi è bisogno di comitati, valutazioni multidisciplinari; inoltre, per fare un paragone accessibile a tutti, in ambito scolastico esistono le didattiche individualizzate e personalizzate. Anche in campo medico si parla di medicina personalizzata che dovrebbe avere come obiettivo principale il “rispetto del patrimonio ematico del paziente, in linea con l’approccio mini-invasivo”.
Da uno articolo australiano, pubblicato dalla rivista Transfusion nel 2017, pietra miliare del bloodless, si evince che in 6 anni di programma, su una riduzione del 40% di emocomponenti, vi è stato un
Continua il dottor Mancuso che, testuali parole, “una chirurgia attenta e precisa fa scarso utilizzo di trasfusione, mentre una disordinata e sanguinolenta ne fa tanto uso”. Parole forti? Che dite?
C’è ancora chi ringrazia il giovane dottore per aver scelto una medicina senza sangue sulla propria pelle e, quindi, per avergli salvato la vita in una situazione d’emergenza. E voi cosa ne pensate delle trasfusioni di sangue? Siete favorevoli o no? Attendo la vostra opinione. Ah. Un’ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie. A presto.
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