Le cellule del tuo cuore ci stanno a cuore
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29 Agosto 2022Su cosa sia il pacemaker ne abbiamo già parlato e abbiamo anche parlato sull’interferenza tra pacemaker e cellulari. Clicca qui se vi siete persi l’articolo. Ciò di cui vorrei parlarvi oggi è… anzi, vorrei farvi una domanda: meglio pacemaker tradizionale o pacemaker senza fili?
Pacemaker tradizionale
Impiantare un pacemaker in modo tradizionale significa applicare uno stimolatore cardiaco, in maniera transvenosa, cioè attraverso le vene. Si tratta di un’operazione chirurgica, fatta in anestesia locale. Si fa un piccolo taglietto di pochi centimetri sulla pelle. Generalmente lo si fa sotto la clavicola sinistra. Il taglio sotto la pelle o sotto il muscolo pettorale serve per posizionare il generatore di corrente e per inserire uno o più fili elettrici che verranno posizionati all’interno del cuore. Con pochi punti, la ferita sarà chiusa.
Problemi con la tecnica tradizionale
Possono riscontrarsi problemi con la tecnica tradizionale? Purtroppo la risposta a tale domanda è affermativa. Possiamo riscontrare:
- complicanze correlate alla tasca
- complicazioni correlate ai cateteri
- complicazioni legate alla difficoltà di reperire un accesso venoso
Pacemaker senza fili
Sei una persona innovativa? Se sei a favore delle innovazioni o se sei un simpatizzante della medicina rivoluzionaria allora ascolta qui. Al Centro Cardiologico Monzino di Milano, l’équipe del prof. Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia, ha fatto un altro passo avanti. Il nuovo volto della medicina cardiaca. Altro grande passo per la medicina. Per non incorrere in problemi legati alla presenza di elettrocateteri, tasche e connettori propri di un pacemaker tradizionale, i ricercatori del Centro di Milano hanno sviluppato un sistema innovativo di stimolazione cardiaca. Impianto del primo pacemaker senza fili per il controllo delle bradicardie.
I Pro del pacemaker senza fili
Il sistema senza fili consiste in un pacemaker dalle dimensioni piccole piccole con:
- un programmatore
- un introduttore
- un catetere di posizionamento
Il pacemaker senza fili viene posizionato grazie a un tubicino flessibile inserito attraverso un introduttore tubulare posizionato, a livello inguinale, nella vena femorale, che pian piano si dilata. Il dispositivo arriva fino al cuore, a livello del ventricolo destro. Come controllare se tutto sia “filato liscio come l’olio”? Per mezzo del contrasto iodato. Dopo aver impiantato il pacemaker senza fili, i corretti parametri di stimolazione verranno controllati con il programmatore. L’incisione all’inguine verrà chiusa con una compressione manuale o con l’applicazione di un punto di sutura. La procedura è percutanea. È poco invasiva. Anestesia locale. Nessuna cicatrice. Ripresa post impianto rapida. Dimissioni dopo 48 ore. Nessun farmaco aggiuntivo.
I Contro del pacemaker senza fili
Il pacemaker senza fili, purtroppo, ha anche qualche contro:
- può essere applicato solo a pazienti con necessità di stimolazione del ventricolo destro
- è possibile un tamponamento cardiaco a causa di una perforazione delle cavità cardiache
- ematoma e danni vascolari legati all’inserimento del sistema nella vena femorale
Conclusioni
Una rivoluzione tecnologica nella lotta alle malattie cardiovascolari. Una cardiologia ad alta definizione. Il Centro Cardiologico Monzino di Milano è un passo avanti a tutti. Se vi va, leggete le altre scoperte di questi fantastici ricercatori milanesi, cliccando su emicrania e su vaccino anti-infarto. Se non ci fosse la Scienza, qualcuno avrebbe dovuto inventarla. Alla prossima. Ah. Ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie per l’attenzione.