La sindrome del cuore
30 Gennaio 2022Cardioaspirina
8 Febbraio 2022Sapevate che la cardiologia non controlla solo il cuore? Io, prima di arrivare a una conclusione e prima di arrivare a una diagnosi, faccio rivoltare il paziente come un calzino, attraverso un esame obiettivo: utilizzo ed esamino con i cinque sensi, in particolare con il tatto, la vista e l’udito, per vedere se ci siano determinati segni patognomonici (cioè di sintomo che è sufficiente per arrivare a una diagnosi) di malattia.
Primo esame: la vista
Uno sguardo/controllo generale al corpo risulta, anche a livello cardiologico, essenziale per arrivare alla diagnosi della malattia. Osservare gli arti, superiori, per esempio, può far comprendere di trovarsi di fronte alla sindrome di Holt-Oram, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedete (se ve lo siete persi, clicca qui). Oltre agli arti, si ispezionano il torace, gli occhi, il capo, le mani e i piedi. Se tutto risulta ok, si passa a un altro senso.
Secondo esame: il tatto
Ricordo che durante il tirocinio, ce lo ripetevano spesso: il tatto è molto importante per chi vuole diventare un cardiologo. Ed è vero! Tramite l’esame del tatto e grazie all’uso delle parti più sensibili delle mani, i cardiologi riescono a comprendere tante cose. Per esempio, il controllo del polso venoso giugulare e del polso arterioso radiale viene, di solito, preferito al polso carotideo.
Terzo esame: l’udito
Per quanto riguarda l’esame dell’udito, i cardiologi si servono di alcuni strumenti tipici, come:
- Fonendoscopio, mediante il quale i cardiologi auscultano il cuore. Con quelli più moderni, si può scegliere se utilizzare il diaframma (da usare per ascoltare le grandi frequenze) o la campana (da usare per sentire soltanto frequenze basse e molto basse).
- Sfigmomanometro, strumento che è in grado di rilevare la pressione sanguigna minima (diastolica) e quella massima (sistolica), che si avvale dell’ausilio di un fonendoscopio, bloccando momentaneamente il flusso sanguigno nell’arteria branchiale.
Un esame obiettivo, quindi, di tutti gli apparati è importante per
- valutare gli effetti dei disturbi cardiaci
- evidenziare i disturbi non cardiaci che possono coinvolgere il cuore
Durante l’esame obiettivo: cosa fa il medico?
Ricapitolando, durante un esame obiettivo, il medico può controllare
- il peso (faccia molta attenzione il paziente sovrappeso o obeso)
- l’aspetto generale del soggetto
- occhi, tramite l’oftalmoscopio, perché la retina è l’unica sede in cui i medici possono visualizzare direttamente vene e arterie
- vene del collo, mentre il soggetto è disteso
- gambe e caviglie, per eventuali segni di gonfiore (edema, causato da insufficienza cardiaca o altri disturbi come malattie renali o epatiche)
- cute (uno stato di pallore o un colorito bluastro o rossastro, cianosi, possono indicare un basso livello di globuli rossi, anemia, o un inadeguato apporto di sangue)
- pressione arteriosa
- frequenza e ritmo cardiaci
- frequenza respiratoria
- temperatura
- esame dei parametri vitali
- rilevazione dei polsi
- auscultazione
- osservazione dei vasi venosi
- ispezione del torace
- esame del polmone
- percussioni cardiache
- esame dell’addome, per vedere se il fegato è ingrossato; ciò potrebbe indicare che il sangue si è accumulato nelle vene principali che confluiscono verso il cuore
- esame della sudorazione
- sonnolenza
- esame delle palpitazioni
- umore generale
Per quanto riguarda la pressione arteriosa, questa va misurata in entrambi gli arti superiori e, se vi è anche un minimo sospetto di cardiopatie congenite o di vasculopatie periferiche, in entrambi gli arti inferiori. La frequenza e il ritmo cardiaci, invece, sono valutati dalla palpazione del polso carotideo o radiale o dall’auscultazione cardiaca se vi è sospetto di aritmia. La frequenza respiratoria, ancora, se alterata, può indicare la presenza di uno scompenso cardiaco o di una patologia polmonare primitiva. La temperatura può essere elevata in corso di febbre reumatica acuta o di infezioni cardiache, per esempio l’endocardite.
Conclusioni
Penso che per oggi possa bastare. Spero di essere stata chiara; in caso contrario, non fatevi problemi nel contattarmi. Ricordate: la salute prima di tutto. Un esame, anche solo come prevenzione, non ha mai fatto male a nessuno. Come al solito, non improvvisatevi medici. Affidatevi alle persone giuste. È in ballo la vostra vita. Non scherzate. Ah, un’ultima cosa, mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie. A presto.