Vi è mai capitato di sentirvi stanchi, affaticati così tanto da non riuscire nemmeno ad alzarvi dalla sedia? Avete mai avuto capogiri, formicolii alla mano sinistra? Se sapete di cosa io stia parlando, vuol dire che avete avuto, o vi siete trovati di fronte a tali manifestazioni. Questi, dovete sapere, sono solo alcuni dei sintomi per riconoscere un infarto.
Attenzione a non fare di tutt’erba un fascio. Non date per scontato che un capogiro sia sinonimo di infarto; non siate ipocondriaci. Un capogiro può essere un campanellino “d’allarme” anche per le donne che non sanno di essere in gravidanza, così come può essere sintomo di pressione bassa, o un calo di zuccheri.
Consultate uno specialista, fate una visita dal cardiologo che ci dirà cosa sia bene fare e cosa bisogna evitare. Lo sapevate che anche una buona alimentazione può prevenire un infarto? I cardiologi, per prevenire un infarto, consigliano di mangiare alimenti a basso contenuto di calorie e di sale, con cotture semplici e naturali; inoltre, è preferibile evitare di fumare e svolgere un’attività fisica moderata. Ecco, questi sono alcuni dei consigli degli esperti per provare a prevenire un infarto, o altre malattie cardiovascolari.
Prima di avventurarci nell’elenco di quali siano i sintomi di un infarto, mi preme dirvi cosa sia un infarto. L’infarto del miocardio è causato da un restringimento improvviso, o da un’occlusione (chiusura) totale, dei vasi coronarici, che trasportano il sangue alle cellule cardiache. Questa chiusura porta alla morte del tessuto vascolarizzato.
Quali sono le cause dell’infarto? La causa più frequente è la trombosi, che può essere provocata da abitudini di vita non del tutto corrette. I principali fattori di rischio infarto sono:
Tra i sintomi che scaturiscono dall’infarto, potremmo inserire
Il dolore, intenso e a volte insopportabile, interessa in particolar modo lo sterno e può diffondersi fino alle braccia e alle mani (di solito è colpita la parte sinistra), ma può anche coinvolgere la mandibola. Potreste avvertire, inoltre, anche nausee, vertigini e potreste anche iniziare a sudare a freddo.
Un’altra manifestazione di un possibile infarto potrebbe essere lo svenimento, ma può anche essere indolore, ciò è stato riscontrato soprattutto nei soggetti diabetici. Attenzione! L’infarto acuto del miocardio può presentarsi con morte improvvisa; per questo è consigliabile, dal momento che non si può obbligare, un controllo periodico da uno specialista.
Spero che non vi troviate mai di fronte a un infarto in corso; però, nel caso in vi accadesse, come bisogna comportarsi? Quali sono le misure da seguire? Ecco alcuni consigli mentre aspettate l’arrivo dei soccorsi. Per prima cosa, come già accennato, e ci tengo a ripeterlo e a sottolinearlo, non improvvisatevi medici e chiamate subito un’ambulanza; i numeri di emergenza da digitare sono il 118 e il 112. È importante saper riconoscere subito i sintomi di un infarto per cercare di intervenire il prima possibile e quindi, per poter limitare i danni.
Se siete da soli, non fate sforzi, evitate assolutamente di mettervi alla guida dell’auto o di qualsiasi altro mezzo, perché sareste un pericolo per voi stessi e per gli altri utenti della strada; potreste, infatti, svenire, o essere colto da una fitta più intensa tale da costringervi a togliere le mani dal volante.
Se siete con un’altra persona e ti accorgi che chi è accanto a te mostra segnali sospetti:
Dopo esservi messi in contatto con il personale medico, spiegate la situazione, mantenendo la calma e non entrando in panico. Dite subito che si tratta di un infarto, in modo tale che arrivi già con gli strumenti necessari. Seguite alla lettera ciò che vi verrà indicato.
Se i medici vi danno il permesso, e il paziente è cosciente, somministrategli un’aspirina o una dose di nitroglicerina, così da aiutare a mantenere fluido il sangue e dilatati i vasi sanguigni, favorendo quindi l’arrivo di ossigeno e nutrienti al cuore, in attesa di un intervento più specifico.
Se siete in grado di farlo, tenetevi pronti a praticare un massaggio cardiaco, per una rianimazione cardiaco-polmonare (RCP). Imparate a utilizzare il defibrillatore o a praticare un RCP, se avete occasione di seguire un corso. Sappiate che potrebbe rilevarsi davvero molto importante nel caso in cui vi trovaste di fronte a un infarto in corso.
Se non ne doveste essere capaci, nulla di grave, seguite le indicazioni del personale medico che vi dirà di sovrapporre le mani e posizionarle al centro del torace, facendo una pressione sullo sterno. Subito dopo, sollevate le mani per favorire un completo rilascio della gabbia toracica. Dopo 30 compressioni circa, praticate la classica respirazione bocca a bocca, chiudendo le narici alla persona, immettendo aria nella sua cavità orale.
Facendo in questo modo, stimolerete il rilascio del sangue dalle cavità cardiache, rimettendolo di nuovo in circolo. Se poi avete seguito un corso per utilizzare il defibrillatore automatico, e questo è a vostra portata di mano, non ci pensate due volte e utilizzatelo. La scarica elettrica rilasciata può riportare il cuore al suo ritmo normale.
Quello che mi preme sottolineare per l’ennesima volta è il fatto di non spacciarvi per medici. Rivolgetevi a un cardiologo. Seguite le indicazioni di uno specialista. Portate avanti un’alimentazione sana e uno stile di vita poco sedentario.
Nel caso in cui vi trovaste di fronte a un infarto in corso, chiamate i numeri d’emergenza e spiegate la situazione. Mantenete la calma. Non fatevi prendere dal panico. L’infarto si può prevenire, ma si può anche curare!
Vi ricordo di non prendere per oro tutto ciò che luccica. Con l’infarto non si scherza. Non vi affidate ai ciarlatani che vi sono in giro (e ce ne sono tanti), ma soprattutto non improvvisatevi medici. Facciamo fare il lavoro a chi lo sa fare. Com’è che si dice:
“Prevenire (un infarto) è meglio che curare (un infarto)”
Ah, ultima cosa: mettete un like alla mia pagina facebook cliccando qui https://www.facebook.com/dottoressaciccarone.it Grazie. A presto.
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